Trasmettono gioia e spensieratezza. Sono realizzate con mano sapiente e sicurezza, ma nascondono un’anima che solo chi sa guardare oltre la superficie riesce a vedere. Raccontano una storia, con personaggi e trama. E hanno la capacità di far sorridere le persone, tirando fuori un ricordo di quando erano bambini e la vita sembrava più colorata.
Sono le cartoline e gli inviti personalizzati disegnati da Ida Adelini, un’artista che per anni ha girovagato e adesso ha finalmente trovato la sua dimensione e riesce ad esprimere la propria creatività dipingendo.
Siamo andati a trovarla nella sua casa di campagna nelle Langhe piemontesi e le abbiamo fatto qualche domanda per comprendere meglio lei stessa e la sua arte.
Come sei arrivata fin qui?
Ho girato molto il mondo prima di trovare il mio luogo. Ho avuto la fortuna di ricevere in dono una famiglia di larghe vedute e benestante. I miei genitori e prima ancora i miei nonni sono da sempre amanti dell’arte, del mondo, della bellezza e, grazie ad alcuni possedimenti che abbiamo ereditato da una generazione all’altra, possiamo godere appieno di tanta bellezza senza essere assaliti dalle necessità quotidiane. Non ho mai avuto un lavoro nel senso comune del termine, e questo mi ha permesso di fare un lavoro molto più profondo e impegnativo: un lavoro su me stessa.
Ho così vagato per l’Europa praticamente a piedi, da sola, con solo uno zaino in spalla. Ho vissuto dove capitava, preso treni in corsa e conosciuto letteralmente centinaia di persone. Questo girovagare mi ha lasciato negli occhi e nel cuore tantissima bellezza, talmente tanta che a un certo punto ho dovuto fermarmi e riversarla verso l’esterno.
E così nascono le tue cartoline
Esattamente. Ho sempre saputo dipingere e disegnare, era il mio passatempo preferito da bambina e l’ho gelosamente custodito finché non è diventato più di un hobby, diciamo una vera e propria necessità. Avevo bisogno di dipingere tutto ciò che avevo avuto l’onore di ammirare. Così sono tornata alla mia casa natale, in centro a Torino, ma non riuscivo a dipingere, non ero ispirata, ero come ingabbiata da qualcosa che mi bloccava. Sono uscita, ho camminato a lungo e ho capito che solo il contatto con la natura poteva darmi quello stimolo che mi serviva a tirare fuori la mia arte.
Così ho passato diversi mesi a cercare la dimora ideale, dove sistemarmi con il mio compagno di vita e i miei quattro gatti. L’ho trovata qua, nelle Langhe, un territorio che per me significa casa, amore, passato, radici. E avere questo panorama davanti mi ha permesso finalmente di dipingere le cartoline che avete gentilmente deciso di esporre nella vostra Galleria.
Che cosa farai ora?
Resterò qui a dipingere finché nella mia mente ci sarà abbastanza bellezza e ricordo da dover essere buttato all’esterno. Quando la mia mente sarà finalmente leggera, ripartirò alla ricerca di altre meraviglie che il nostro mondo nasconde in ogni angolo. Sta a noi trovarle e apprezzarle. Ed io non vedo l’ora!